Maria Antonietta Pirrigheddu
Questo numero di Gemellae
presenta
nelle due copertine
due opere di Maria Antonietta
Pirrigheddu.
In prima di copertina “Il Sole”: trattasi di
un sole ad intrecci celtici, una pittura su vetro di 50X50cm.
In quarta di
copertina, invece, compare una composizione grafica di alcuni
talismani realizzati anch’essi su vetro, ma
con una pittura insolita e rivisitata con tecniche
personali.
A proposito dei
talismani e del loro significato rimandiamo poi all’articolo
all’interno.
Maria
Antonietta Pirrigheddu ha iniziato la sua carriera solo tre
anni fa, realizzando da subito opere in questo stile, quindi
relativamente di recente, ed è arrivata all’arte grazie ai
vari interessi e alle sue ricerche in materia di simbologia,
storia antica e religione, privilegiando tutto ciò che la
scienza e le discipline canoniche non riportano sui libri
ufficiali.
A proposito
delle opere che realizza ha maturato la personale visione
secondo cui “l’arte dovrebbe essere il tentativo di accrescere
la bellezza che già c’è nel mondo e portarvi qualcosa di
buono”. In una visione in cui le sue creazioni le reputa come
dei figli, capaci di comunicare messaggi e trasmettere la loro
essenza finché esisteranno come esseri
autonomi.
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